La realizzazione di un presepe è considerata dai più tradizionalisti un vero e proprio rito che anticipa anche di gran lunga il Santo Natale, in quanto richiede una preparazione accurata.
In primis è opportuno considerare il posizionamento, poiché si tende a collocare il presepe ai piedi dell’albero. La scelta è ideale se la struttura ha dimensioni piccole o medie, in caso contrario è possibile valorizzarla, posizionando il presepe in un angolo della casa che risulta essere ben in vista.
L’allestimento vero e proprio è quello che coinvolge l’inserimento dei personaggi. In tal senso la realizzazione non si concretizza in un unico momento, ma segue solitamente l’ingresso dei personaggi sulla scena. Inizialmente infatti la scena era unica e vedeva la presenza di Gesù nella mangiatoia, affiancato dal bue e dall’asinello che lo riscaldano con il loro respiro. In seguito furono integrate le figure di Giuseppe e Maria e a seguire quelle di tutti gli altri pastori e statuine.
Oggi si opta solitamente per scenari che ricordano scorci della Napoli antica oppure di Betlemme. A prescindere dall’ambientazione, la tradizione suggerisce di allestire il presepe l’8 dicembre e di collocare Gesù nella capanna il 24 dicembre a mezzanotte.
Molti inseriscono il bambino già prima, coprendolo con della stoffa, per poi lasciare che il più anziano o il più giovane della famiglia lo scopra allo scoccare della mezzanotte.
Non è finita, perché nei giorni seguenti vengono posizionati i pastori e le pecore, accorsi per ammirare il piccolo nascituro. I re Magi, guidati dalla luce della stella cometa, approderanno nel presepe il 6 gennaio, per portare oro, mirra e incenso al Bambino Gesù.
A questo punto l’allestimento è completo e come è possibile dedurre, può diventare l’occasione per rivivere il momento della nascita di Cristo e spiegare ai bambini la storia della Sacra Famiglia.